La storia ci insegna che è meglio non mettere tutte le uova nello stesso paniere e questa lezione di vita vale anche quando si parla di investimenti.
Riprendendo le parole dell'economista americano e primo studioso a quantificare i benefici della diversificazione Harry Markowitz:
“Un buon portafoglio è molto più di un lungo elenco di buone azioni e obbligazioni. È un insieme equilibrato, che fornisce all'investitore protezioni e opportunità rispetto a un'ampia gamma di contingenze”
L'idea alla base della teoria di Markowitz, è che in un gruppo di titoli diversi per natura rischio e rendimento hanno una performance più elevata e una minore rischiosità rispetto ai titoli presi singolarmente.
E chi ha messo tutte le uova nello stesso paniere?
Purtroppo è una lezione che molti investitori hanno imparato a loro spese vedi il caso che travolse Parmalat ma anche Banca Popolare di Vicenza, Banca Etruria o un paese come l'Argentina. Tutti esempi in cui i piccoli risparmiatori hanno deciso di investire tutti i loro risparmi in un singolo titolo dimenticando la lezione di Markowitz.
Come faccio a diversificare?
Oggi esistono prodotti che permettono di diversificare in modo semplice, come la sottoscrizione di quote in fondi comuni d’investimento o in Exchange traded funds (Etf). In generale è sempre meglio affidarsi ad un esperto del settore prima di prendere decisioni di investimento che siano diversificate o meno.
Gestire in modo corretto i propri risparmi – pochi o tanti che siano – è un “lavoro” a tutti gli effetti che richiede tempo, esperienza e conoscenze. Per questo il suggerimento è sempre quello di rivolgersi a dei professionisti.
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