Perché l'oro può continuare a salire fino a 3.000 dollari

l prezzo dell'oro raggiungeranno i 3.000 dollari all’oncia entro i prossimi 12-18 mesi, con un +30% di potenziale rialzo. Lo prevede Bank of America (BofA) in un report rilanciato da Websim. Ma su cosa si basa la previsione rialzista degli esperti della banca americana su un asset difensivo che continua a salire?

Una riserva di valore a lungo termine 

Le prospettive si basano sul continuo acquisto di lingotti d’oro da parte delle banche centrali di tutto il mondo e sui tagli dei tassi di interesse da parte della Fed, che potrebbero portare ad afflussi verso fondi negoziati in borsa sull’oro fisicamente garantiti (ETF). Gli analisti affermano che l’oro continua ad essere visto come una riserva di valore a lungo termine, una copertura contro l’inflazione e un efficace diversificazione di portafoglio. Queste potenzialità lo rendono un investimento ideale nell’attuale contesto di elevata inflazione e incertezza geopolitica.

Ma su un oro che possa raggiungere una quotazione sui 3.000 dollari si erano già sbilanciati anche gli esperti di Goldman Sachs. I suoi analisti avevano detto già a maggio di ritendere che sia ancora spazio di rialzo per l'oro, affermando che il prezzo potrebbe superare i 3.000 dollari entro la fine dell’anno.

YA_logo BVuoi l'aiuto di un consulente esperto per individuare i migliori prodotti finanziari per investire sull'oro nel modo più profittevole possibile?

Scrivici ed entra in contatto gratuitamente e senza impegno

con l'advisor giusto per te grazie a YourAdvisor.

Gli acquisti di oro delle banche centrali  

Nella sua analisi delle prospettive del metallo giallo, Bank of America prende inoltre atto di un recente sondaggio del World Gold Council secondo cui le banche centrali intendono acquistare più oro nei prossimi mesi. "Gli acquisti di oro - hanno spiegato gli analisti della banca americana - potrebbero accelerare nella seconda metà di quest’anno a causa dei tagli dei tassi di interesse e della maggiore volatilità dei mercati del Tesoro statunitense". 

Unica nota stonata in questo contesto di acquisti da parte delle banche centrali è l'inatteso - ma ormai già scontato dal mercato - venire meno degli acquisti della Banca Centrale Cinese (Pboc - People's Bank of China). A inizio giugno è girata voce che la Pboc ha interrotto gli acquisti di oro, dopo che le quotazioni avevano raggiunto un nuovo record a maggio. È stata la prima volta che il Paese della Grande Muraglia ha deciso di non aumentare le proprie riserve dall’ottobre 2022 e fa seguito alla recente mossa della banca centrale di iniziare a ridurre l’entità degli acquisti mensili. Gli addetti ai lavori erano a conoscenza che la People's Bank of China è stata il più grande acquirente netto di oro nel 2023.

Il ruolo dell'inflazione statunitense  

A proposito dell'analisi di BofA, gli esperti di Websim sottolineano che l'attenzione degli investitori è puntata sui dati chiave relativi all’inflazione statunitense per avere ulteriori indicazioni sui tassi di interesse. Sotto costante osservazione restano i dati sull'indice dei prezzi PCE, l'indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve. Gli economisti sono propensi a un rallentamento della crescita dei prezzi. Una dinamica che potrebbe influenzare la tendenza delle quotazioni del metallo giallo.

 

Vuoi, senza impegno, l'aiuto di un consulente esperto per sapere se l'investire la tua liquidità in oro può essere una soluzione interessante per il tuo portafoglio e il tuo futuro finanziario?

Compila il form e ti metteremo in contatto gratuitamente e senza impegno con l'advisor giusto per te grazie a YourAdvisor