Investire nel settore della Difesa: le prospettive per il 2025

Secondo un nuovo report Mediobanca, il 2025 offre agli investitori nel settore della Difesa opportunità rilevanti in scia alla crescente domanda globale di sicurezza e innovazione tecnologica. Tuttavia, è fondamentale adottare una strategia informata e diversificata, monitorando l’evoluzione delle politiche internazionali e delle normative di settore.

In un mondo sempre più frammentato e incerto, il comparto della difesa si conferma un’area strategica per investimenti a lungo termine grazie a un mix di innovazione, crescita sostenuta e rendimenti competitivi. Senza dimenticare le ulteriori opportunità potenziali offerte dalla strategie in corso di consolidamento industriale nel settore soprattutto a livello europeo.

Andamento del settore in Borsa e dei dividendi    

Il mercato azionario ha già cominciato a riflettere il valore crescente del settore: da inizio 2022 a ottobre 2024, il rendimento azionario delle aziende della Difesa a livello internazionale è stato del +72,2%, più del triplo rispetto all'indice azionario globale (+20,1%). Le imprese europee si sono distinte con un rendimento del +128,1%, superando nettamente il +59,1% dei gruppi statunitensi. Tra le migliori performance europee si segnalano Rheinmetall (+66,2%), QinetiQ (+55,6%) e Leonardo (+49%).

Anche la politica di distribuzione dei dividendi appare interessante: nel 2023 i dividendi hanno raggiunto i massimi degli ultimi cinque anni con un incremento del 6,5% rispetto al 2022 e del 19,8% rispetto al 2019. Le aziende statunitensi spiccano per una maggiore propensione alla remunerazione del capitale, con un payout ratio medio, inteso come quota degli utili distribuiti come dividendi, del 62,1% rispetto al 40,8% delle europee.

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Le aziende Top al mondo del settore Difesa  

Il settore è dominato da 40 grandi multinazionali, ognuna delle quali ha superato un miliardo di euro di fatturato nel 2023. Di queste, 17 hanno sede in Europa, 16 negli Stati Uniti e 7 in Asia e Medio Oriente. Il predominio statunitense rimane evidente, con il 68% dei ricavi aggregati, seguito dall'Europa con il 27% e dall'Asia con il 5%. In Europa, l’Italia è ben rappresentata da Leonardo e Fincantieri, che generano rispettivamente il 14% del giro d’affari europeo e il 4% di quello mondiale.

Le prime dieci multinazionali concentrano oltre i due terzi dei ricavi del settore, con Lockheed Martin al vertice (55 miliardi di euro nel 2023), seguita da RTX, Boeing, Northrop Grumman e General Dynamics. Tra le europee, spiccano BAE Systems, Airbus, Leonardo, Thales e Rheinmetall. Sebbene gli attori europei abbiano un peso rilevante, la loro dimensione media è pari a circa un terzo rispetto a quella dei colossi statunitensi, sottolineando la necessità di un consolidamento industriale e di una maggiore integrazione tra i Paesi Ue per competere efficacemente.

I driver per la crescita futura: investimenti e innovazioni

Il settore della Difesa è altamente tecnologico, con innovazioni dirompenti che richiedono ingenti investimenti in ricerca e sviluppo (R&S). Tuttavia, l’Europa destina alla R&S meno di un decimo rispetto agli Stati Uniti: 10,7 miliardi di euro contro 130 miliardi. Questa disparità rappresenta una sfida significativa, considerando anche la frammentazione dell’industria europea che ne limita l’efficienza e aumenta i costi.

Nonostante queste difficoltà, il settore è in crescita. Tra il 2019 e il 2023, i ricavi delle aziende europee sono aumentati mediamente del 3,3% annuo, un ritmo inferiore a quello statunitense (4,3%) ma comunque positivo. Per il 2024, si prevede un'accelerazione, con un incremento stimato dell'11% per le aziende europee, superiore all’8% atteso per i gruppi statunitensi.

Reddittività. meglio Usa o Ue?

In questo contesto, secondo Mediobanca le multinazionali della Difesa continuano a dimostrarsi attrattive per gli investitori, nonostante una leggera flessione della redditività negli scorsi anni: l’EBIT margin è passato dal 7,7% del 2021 al 7,2% del 2023. Tuttavia, le aziende europee hanno margini mediamente superiori a quelle statunitensi (7,7% contro 6,7% nel 2023). In particolare, le società tedesche si distinguono per una redditività superiore, con Rheinmetall al primo posto in Europa.

Sul fronte degli investimenti fatti dalle aziende di questo settore, il trend è positivo: nei primi sei mesi del 2024, l’intensità degli investimenti è aumentata dell’11,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le aziende europee si distinguono anche in questo ambito, con una spesa media pari al 4,2% dei ricavi nel 2023, superiore al 2,5% delle omologhe statunitensi.

Prospettive per il futuro

Guardando avanti, gli esperti di Mediobanca tracciano uno scenario in cui il settore della Difesa offre prospettive di crescita solide, supportate da budget governativi stabili e dall’aumento delle tensioni geopolitiche globali. Per il 2025, si prevede una crescita dei ricavi del 12%, nettamente superiore al ritmo del PIL mondiale (+3,2%). E attenzione: questo contesto favorevole potrebbe essere ulteriormente influenzato da nuove dinamiche geopolitiche e politiche protezionistiche.

 

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