Il settore Difesa europeo brilla grazie a conti solidi e attività M&A

Il settore della Difesa, ovvero dei titoli delle società con un’attività collegata agli investimenti in attrezzature militari di ogni tipo, è entrato da tempo tra i preferiti degli investitori. Ma nelle ultime settimane sono emersi fattori che rafforzano l’attrattività dei titoli del settore Difesa europeo: i robusti fondamentali emersi dagli ultimi bilanci trimestrali appena diffusi e i segnali di possibili consolidamenti tra società del settore. 

La solidità del mercato del settore Difesa 

Come riportato di recente dall'Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma (Sipri) la spesa militare a livello globale ha registrato una crescita del +7%, raggiungendo i 2.443 miliardi di dollari nel 2023. Questo incremento rappresenta la crescita annuale più forte dal 2009, tenuto anche conto che la variazione percentuale è stata espressa in termini reali, a prezzi costanti del 2022.  Gli analisti di Websim hanno sottolineato che l’importante think tank svedese che si occupa di conflitti ha detto che nel 2023 tutti i 10 maggiori spenditori, guidati da Stati Uniti, Cina e Russia, hanno aumentato la spesa militare. 

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Da Leonardo numeri in ulteriore rafforzamento

I risultati del primo trimestre 2024 di Leonardo hanno sorpreso positivamente le attese degli analisti su tutte le principali voci come su ordini e ricavi.  I numeri hanno raccolto giudizi positivi, focalizzati nell'appressare dati trimestrali solidi su tutti i fronti. Da evidenziare, nel dettaglio, la forza del dato relativo all'utile prima delle voci interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti (Ebitda), che ha battuto dell'8% il dato di consensus atteso dal mercato. Gli esperti di Intesa Sanpaolo hanno sottolineato che il primo trimestre dal punto di vista della stagionalità del bilancio di Leonardo non costituisce un trimestre particolarmente significativo, ma la performance mostrata dalla società nei primi tre mesi dell'anno "ha mostrato una buona esecuzione del nuovo piano industriale e un''ulteriore accelerazione nella raccolta ordini".  

Altre buone notizie dai conti dei big Ue del settore 

Segnali molto positivi per il settore Difesa sono arrivati da tutti i principali attori del comparto. L’inglese BAE Systems ha confermato gli obiettivi di bilancio per il 2024 affermando di continuare ad attendersi una crescita delle vendite tra il 10% e il 12% rispetto ai 25,28 miliardi di sterline del 2023 e un utile per azione in espansione tra il 6% e l’8% rispetto alle 0,632 sterline dell’anno precedente.  

Il gruppo tedesco Rheinmetall ha comunicato di poter contare su un portafoglio ordini atteso a circa 60 miliardi di euro entro la fine di quest'anno. L'azienda prevede ricavi record di oltre 10 miliardi di euro per quest'anno grazie a un "nuovo decennio" nella politica di sicurezza in cui sono diventati protagonisti attivi i Paesi europei. 

In Italia, oltre a Leonardo anche Avio ha mostrato numeri in crescita. Nel primo trimestre 2024 i ricavi netti hanno totalizzato 78,8 milioni, in crescita del 32% rispetto al primo trimestre 2023 grazie ai progetti di sviluppo tecnologico e, appunto, alle attività di propulsione nel settore della Difesa. .  

Venti di consolidamento del settore Difesa in Europa  

Un tema trasversale nel settore della Difesa è quella del consolidamento delle società all'interno del panorama europeo. A sottolineare il tema è l'amministratore delegato del gruppo tedesco della difesa Rheinmetall, Armin Papperger. Il numero uno della società tedesca ha citato questo fronte caldo per le aziende della Difesa in un incontro dell'associazione dei giornalisti finanziari Wpv e riportate da Reuters. "Vogliamo diventare un attore globale e attualmente possiamo farlo da soli grazie al nostro buon flusso di cassa", ha dichiarato l'ad. Papperger ha accennato all’idea di creare un consorzio europeo per gli armamenti, aggiungendo che un gruppo di questo tipo potrebbe realizzare vendite per 30-35 miliardi di euro e operare al livello delle aziende statunitensi.  Per quanto riguarda il consolidamento europeo, ha ricordato le precedenti acquisizioni della sua società, tra cui quella del produttore spagnolo di munizioni Expal. "Ora sono rimasti solo pochi grandi operatori". Tra questi, Leonardo, che ha una capitalizzazione di mercato ben inferiore a quella di Rheinmetall, o la francese Knds. .  

Le mosse di Leonardo verso nel campo delle fusioni e acquisizioni 

A proposito di operazioni di M&A, ovvero di tipo fusioni e acquisizioni, Leonardo è già attore protagonista di un M&A mirato. Secondo Equita sim, il business delle Aerostrutture della società negli ultimi quattro anni ha perso oltre 600 milioni di euro a livello di Ebitda. Proprio l'attività di M&A di alcuni settori di questo business potrebbe aiutare a compensare: "riteniamo che a breve verrà ceduta Wass e altri deal sono in due diligence" commentano gli esperti. 

Un recente caso di M&A nella Difesa  con protagonista Fincantieri 

Fincantieri ha rilanciato il suo business subacqueo. Dopo aver rilevato Remazel Engineering, ha chiuso un accordo con Leonardo per acquisire Underwater Armament Systems, consolidando il posizionamento del gruppo nel settore della subacquea e della Difesa navale. L'operazione di M&A è stata accolta con favore dagli analisti di Equita. Hanno infatti commentato l'operazione spiegando che l'operazione è strategica per la crescita nel settore della difesa e nel mercato del business subacqueo.

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