Dopo la Bce tocca alla Fed: come investire coi tassi Usa in discesa

Come previsto, la Banca Centrale Europea ha avviato il processo di taglio dei tassi di interesse ufficiali dell’area euro. Ora l’attenzione del mercato si sposta prepotentemente sulla Federal Reserve, la Banca centrale statunitense. Quando darà il via alla attesa politica espansiva basata su una serie di abbassamenti del costo ufficiale del denaro? La riposta è fondamentale per fare scelte di investimento della propria liquidità e di allocazione del portafoglio consapevoli, efficienti e il più possibile redditizie in funzione del rischio che si vuole o può correre. 

  

Quando avverrà il primo taglio Fed   

La Fed da molti mesi sta posticipando l’avvio dell’attesa politica monetaria espansiva, quindi a favore della crescita economica, in presenza di un'inflazione ancora vivace e un'economia Usa in salute. Ma gli ultimi dati macroeconomici, meno brillanti delle attese o di quelli precedenti, sembrano dare finalmente via libera all’Istituto centrale guidato dal presidente Powell. Tra questi, ad esempio, l'indice manifatturiero statunitense ISM di maggio risultato in ulteriore calo, indizio di un rallentamento in corso per l'economia degli Stati Uniti. Un recente sondaggio Reuters ha mostrato che un partecipante su quattro è ancora convinto che la Fed potrebbe optare per un taglio quest’anno o al limite per nessuno. Nel complesso, osservando diverse previsioni e stime, risulta che le attese sono per almeno un ribasso entro fine anno. 

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Dove investire nel mercato obbligazionario 

Il mercato obbligazionario a livello mondiale non ha solo beneficiato del taglio della Bce che ha creato valore per le obbligazioni dell’area euro ma anche visto le obbligazioni governative dell’area americana cominciare a premiare i suoi investitori. Infatti, ancor prima della Bce si è mossa la Banca centrale del Canada che ha ridotto il costo del denaro da 5% a 4,75%.   

Il taglio dei tassi di Ottawa, il primo tra i Paesi del G7, ha immediatamente contribuito a far salire gli acquisti sui titoli obbligazionari governativi del nord America e quindi a spingere più giù i rendimenti dei Treasury Note, il bond a 10 anni degli Stati Uniti. Da Websim osservano che questo recente inizio di trend di rialzo delle quotazioni dei Titoli di Stato Usa ha condizionato un po’ tutto il mondo: “l’indice Bloomberg Global Treasury Total Return è arrivato a inizio giugno a mettere a segno almeno cinque sedute consecutive di rialzo, una sequenza che non si vedeva da sei mesi”. 

Opportunità nel mercato azionario?    

Se di recente le obbligazioni governative statunitensi hanno mostrato nuova forza legata proprio alla risalita della probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed, è anche vero che lo stesso rialzo delle probabilità alimenta l’interesse per le azioni più legate al ciclo economico e ovviamente alle soluzioni migliori per investire su di loro. Secondo alcuni esperti, nello scenario di base è previsto che l'S&P 500 possa toccare quota 5.500 entro la fine dell'anno, anche grazie ai tagli dei tassi della Fed, oltre che alla solida crescita degli utili e al megatrend di crescita secolare alimentato dall'intelligenza artificiale.

 

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