Come (e perché è meglio ora) investire sulle Borse cinesi

L'ultima settimana di settembre è stata da record per le Borse cinesi. In media hanno messo a segno rialzi di oltre il +16%, corrispondente al miglior risultato settimanale dal novembre 2008. Il movimento potrebbe non essere un semplice "fuoco artificiale delle Borse di Shangai e Shenzen ma rientra come prima reazione degli investitori al piano deciso dal governo. Il risultato sui mercati azionari cinesi di questa mossa di Pechino può rappresentare un movimento di vera e propria inversione dei rendimenti degli investimenti azionari sulla Cina visto che fino a metà settembre accusava un bilancio in rosso di oltre il -8%.

Il piano di rilancio economico varato da Pechino

Dando esecuzione a quanto annunciato solo pochi giorni prima, l'organo di controllo della Banca centrale della Cina ha rivisto al ribasso il valore minimo di liquidità che le banche devono tenere accantonata a fronte degli attivi, liberando così nuove risorse a disposizione degli investimenti. Il taglio è stato dello 0,50% e di conseguenza si stima che più di 140 miliardi di dollari in liquidità vengono sbloccati dalla riduzione delle riserve obbligatorie delle banche. A livello di rapidità di tempi di esecuzione della mossa espansiva di politica monetario, la scelta ha sorpreso gli investitori. In effetti nei giorni precedenti il governatore Pan Gongsheng non aveva indicato i tempi di esecuzione dei provvedimenti di stimolo presentati, facendo pensare a tempi più lunghi per l'implementazione di questi obiettivi.

Come spiega Ispi, le misure di Pechino puntano a rilasciare liquidità in cinque aree: settore immobiliare, banche, mercato azionario, famiglie, piccole e medie imprese; queste ultime due dovrebbero trarre beneficio indirettamente dagli nelle altre aree, ma a riguardo ci sono diversi dubbi. Da parte sua, nel dettaglio la Banca Popolare cinese ha allargato la politica monetaria con una mossa su tre fronti che ha riguardato tassi d'interesse, settore bancario e mercato immobiliare al fine di rilanciare l'economia.
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I nuovi obiettivi del Pil

Dopo il taglio dei tassi dei pronti contro termine a 14 e 7 giorni, il nuovo target di crescita dell'economia cinese indicato ufficialmente dal governo è del 5% nell'anno in corso. "Le nuvole cinesi non si diraderanno in pochi giorni - ha commentato Francesco Bonazzi di Alliance News -, ma l'inversione di tendenza voluta dal Partito comunista è innegabile".

Nuovo flusso di obbligazioni cinesi sul mercato

Secondo Reuters, ora la Cina sta studiando l'emissione di obbligazioni sovrane 'speciali' per un valore di circa 2.000 miliardi di yuan (284,43 miliardi di dollari) quest'anno come parte di un nuovo stimolo fiscale, hanno riferito due fonti a conoscenza della questione. "Questo intervento si andrebbe ad aggiunge a una serie di misure adottate dalle autorità di Pechino per combattere le forti pressioni deflazionistiche e l'incerta crescita economica". Gli addetti ai lavori si aspettano che nell'ambito del pacchetto, il ministero delle Finanze prevede di emettere 1.000 miliardi di yuan di debito sovrano speciale, principalmente per stimolare i consumi..

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