Btp: che alternative ora che la vendemmia dei rendimenti sta finendo?

Sul finire di agosto, in parallelo con quello europeo il mercato dei titoli di Stato italiani, Btp in testa, ha mostrato agli investitori nel reddito fisso di incorporare con un pronta reattività gli ultimi dati macroeconomici che rafforza l'atteso raffreddamento dell'inflazione di agosto nell'area euro. Il risultato sono rendimenti scesi ai minimi del periodo e quotazioni in parallelo ormai risalite ai massimi. E' l'effetto sul mercato di dati che danno disco verde all'attesissimo taglio dei tassi di interesse di settembre da parte della Banca Centrale Europea.

Agosto bollente per le temperature, non per i prezzi

Il dato che ha dato la spinta al rialzo ai prezzi dei Btp è stata la stima Eurostat sull'inflazione relativa al mese di agosto. Secondo l'Ufficio statistico dell'Unione europea l'indice dei prezzi al consumo è cresciuto di un tasso annuo di 2,2%, quattro decimi al di sotto di luglio e al minimo da tre anni a questa parte. Il raffreddamento della corsa dei prezzi è risultata in linea al consensus Reuters e dei mercati. A questo punto, gli stessi mercati dimostrano di incorporare già quasi al 100% un taglio dei tassi Bce da un quarto di punto il 12 settembre.
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C'è attesa per l'aggiornamento delle stime Bce

Certo, un conto sono i dati "puntuali" di un mese sulla dinamica dell'inflazione, un conto quelle che sono le stime Bce sulla sua evoluzione. Sono infatti quest'ultime a guidare nella sostanza le scelte di politica monetaria della Banca Centrale Europea. Infatti, le aspettative del mercato monetario sulle evoluzioni dell'inflazione divergono finora leggermente da quelle della stessa Bce, che peraltro aggiornerà le stime trimestrali su crescita e prezzi proprio in occasione della riunione di politica monetaria che è in agenda nella prima parte di settembre.

Rendimenti Btp in ostaggio dei banchieri Bce

Ma perché i banchieri centrali dell'Eurozona stentano ad abbracciare uno scenario di inflazione in evidente rallentamento? La domanda è fondamentale tenuto conto che le quotazioni dei Btp sono fortemente influenzata dalle aspettative dell'Eurotower. 

Ebben, il timore dei banchieri centrali, che incorporano nelle proprie valutazioni il fatto di aver visto un tasso "core", cioè privo delle sue componenti più volatili come le voci alimentare ed energia, dei prezzi al consumo stabile da luglio al livello non certo basso pari a +2,8%, è quello di un ritorno di fiamma per le tensioni sui prezzi nel corso del quarto trimestre.

Scenari incerti per le quotazioni dei Btp 

Se questo scenario dovesse confermarsi, le quotazioni dei titoli di Stato italiano potrebbero rischiare di indebolirsi. Ma anche uno scenario di inflazione in raffreddamento, ora che le quotazioni dei Btp sono giù sui minimi di medio periodo, potrebbe lasciare spazi di rialzo contenuti per i prezzi dei titoli. Una contesto che spingerebbe gli investitori a trovare nuove soluzioni per investire la proprio liquidità nel reddito fisso.

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